Sono sempre numerosi i casi di sms, appelli e catene sui social per donare sangue a favore di bambini malati che necessiterebbero donazioni di sangue ed emocomponenti. In passato le caselle e-mail erano invase da “catene di Sant’Antonio” e richieste di aiuto, ma con l’avvento degli smartphone e delle applicazioni di messaggistica istantanea, la diffusione di un messaggio è velocissima ed incontrollabile. Il problema sta nel fatto che la maggior parte dei messaggi sono delle bufale e senza riscontri reali e, pur comprendendo lo spirito di solidarietà ed altruismo che animano questo gesto, invitiamo i donatori a diffidare da queste iniziative dalla dubbia provenienza.
Sul sito di AVIS Nazionale è possibile leggere la storia di Elisa Montagnoli che, credendo di aiutare una bambina, si è ritrovata al centro di una spiacevole storia.
https://www.avis.it/2017/01/10/sms-bufala-accertatevi-sempre-della-verita/