È stata intitolata a Giovanni Toscano, la sezione dell’Avis comunale di Colosimi. Toccanti le parole del presidente Antonio Talarico, nel ricordare che l’Avis a Colosimi è nata per volontà e caparbietà di Giovanni e continuata negli anni nonostante qualche difficoltà burocratica.
“Dieci anni di intenso lavoro – aggiunge Talarico – durante il quale Giovanni si è speso molto senza pensare ai suoi problemi. Il suo obiettivo è stato quello di annoverare sempre più donatori per sopperire alla mancanza di sangue.”
“500 in totale le donazioni e 140 donatori oggi, un bel risultato – sottolinea il presidente – che a noi per rispetto di Giovanni corre l’obbligo di raddoppiare possibilmente, ma certamente di continuare imperterriti sulla strada della donazione volontaria.”
L’AlDO (Associazione italiana per la donazione di organi), è un altro aspetto evidenziato da Talarico e molto caro a Giovanni del quale la famiglia ha autorizzato l’espianto della cornea e ricordato che anche lui è un “trapiantato”.
A commemorare la figura del fondatore e presidente degli avisini colosimari, scomparso all’età di 65 anni lo scorso aprile, sono intervenuti: oltre ad Antonio Talarico, presidente Avis Colosimi, Manolo Talarico, sindaco, Eugenia Colosimo, medico Avis, Denise Iazzolino e Antonio Tavernise, Avis Cosenza, don Serafino Bianco, parroco di Colosimi.
Presente la moglie e i figli del defunto, amici, ex colleghi di lavoro, le associazioni di volontariato e polisportive del Comprensorio. Grande la commozione fra gli addetti ai lavori e convenuti, tutti uniti nel ricordo di un uomo amato e rispettato, impegnato da sempre nel sociale per la crescita del paese e difensore dei più deboli.
Il sindaco Talarico ha sottolineato dapprima l’uomo e il papà, poi la caparbietà, senso civico e umanitario, qualità che Giovanni insieme all’entusiasmo ha sempre posto in primo piano.
La dottoressa Colosimo, oltre all’aspetto umanitario e sociale di Giovanni ha insistito sull’importanza della donazione volontaria che non crea nessun problema al nostro corpo.
Unanime il giudizio che lascia in eredità: “Signorilità, sorriso, rapporto aperto e tanto affetto.”
Altro aspetto di Giovanni, quello di “passare inosservato, una dote di pochi”. Era conosciuto e benvoluto da tutti, un uomo serio, saggio, giusto, schivo, poco amante delle luci della ribalta, operava in silenzio, nella gratuità e nella disponibilità. Lascia in dote una grande lezione di vita che deve farci riflettere.
A scoprire la targa, la figlia e il presidente Tavernise. A Don Serafino il compito della benedizione e il pensiero che da lassù Giovanni continua a guidarci, nel segno della fede e nello spirito della generosità.
Infine alla signora è stata consegnata una targa ricordo con incise le parole: “L’amore per la famiglia, la gioia per il volontariato, il culto dell’onestà, furono realtà luminose della sua vita”.
Pasquale Taverna (da “Il Reventino” agosto 2017)