I dati relativi al 2017 appena pubblicati dal Centro nazionale trapianti (CNT) registrano infatti una crescita sia degli interventi (+6%) sia dei donatori (+9%). Calano inoltre le opposizioni alle donazioni e diminuiscono per il secondo anno consecutivo i pazienti in lista d’attesa.
Per il direttore generale del Centro nazionale trapianti, Alessandro Nanni Costa si tratta di “ottimi risultati frutto del nostro voler fare sistema”.
Nello specifico, il +9% di donatori sul 2016 ha voluto dire 1.741 donazioni (sia da deceduti sia da viventi) e se si considerano gli ultimi 5 anni (2013-2017) la crescita arriva al 29%. Nel 2017 sono aumentati anche i donatori utilizzati (1436 contro i 1298 del 2016, +10.5%). Su questo scenario positivo – viene sottolineato – influisce anche il dato sulle opposizioni alla donazione, pari nel 2017 al 28,7% contro il 32,8% dell’anno precedente (-4,1 punti percentuali).
Flavia Petrin, presidente di AIDO, in una intervista a Vita non ha nascosto la sua soddisfazione per i buoni risultati del 2017, anche se ha ammesso che c’è ancora molto lavoro da fare: “a oggi si sono espressi solo 2 milioni e mezzo di cittadini, siamo solo a 5% della popolazione. Per questo noi abbiamo sposato l’idea della scelta in Comune, ma solo il 20% di chi rinnova la carta d’identità si esprime”.
Che i rifiuti siano diminuiti di 4 punti percentuali è positivo: “l’opposizione arriva spesso da un familiare se la persona non si è espressa in vita. Da non trascurare che la richiesta dai sanitari arriva in un momento traumatico e per questo occorre aumentare le informazioni e la percentuale dell’espressione di volontà in vita. Noi come Aido continuiamo a lavorare per informare sempre più persone per sensibilizzare ancora meglio e lo facciamo cercando ogni possibilità di veicolare il nostro messaggio”.
Da AVIS Nazionale (18.01.2018)